Se in Inghilterra due uomini si baciano sulla guancia sono additati come gay. Se succede nel Nord Italia la cosa è vista con una certa perplessità. Nel Sud è usanza talmente radicata (prevalentemente tra i giovani) che la stretta di mano è diventata un sinonimo di ipocondria e asocialità. Come fare per destreggiarsi nel marasma di interpretazioni date al rituale delle presentazioni, che ci lascia sempre un senso di inadeguatezza? Per di più quando basta un momento di affettuosità amicale per dare adito a voci di ambiguità sessuale. Basti pensare al tumulto scoppiato nella blogosfera americana, per un bacio a stampo tra Zac Efron e un suo coetaneo liceale (peccato che dalla foto si intraveda solo una presunta somiglianza).
Su Yahoo Answers si interrogano sull’argomento. Interessante la risposta di un utente:
“Convenzioni sociali: l’uomo ha avuto sempre una paura immensa di vedere messa in questione la sua virilità. Così, può essere che un uomo che non si ritiene maschilista e che crede di non avere nessun problema con la sua virilità, abbia paura di baciare un’altro uomo ed essere guardato male”.
Un altro avventore sottolinea, ironicamente, che non c’è affatto pregiudizio nel nostro Paese, e che a offrire il buon esempio è il direttore di rete Fabrizio Del Noce, con gli innumerevoli baci affettuosi dispensati ai suoi dipendenti maschi.
In America hanno inventato un vero e proprio corso di formazione, quello del bacio sociale, rivolto a manager di ambedue i sessi. Un modo scientifico per imparare quando e come baciare le nuove conoscenze in grado di tornar utili. Leggi il seguito di questo post »