Matteo Maffucci, vali più o meno di Zero?

matteo maffucciMatteo Maffucci è il mio nuovo feticcio. Non sono uno che segue gli Zero Assoluto a livelli maniacali, ma spesso e volentieri il mio plugin Messenger – alcuni se ne saranno accorti – segna Appena prima di partire, preferibilmente nella versione con Nelly Furtado. Insomma, non ho pregiudizio nè ci sbavo dietro tanto per intenderci.

Matteo Maffucci, però, mi incuriosisce. Perché mi colpisce sempre (tranne quando canta, perché lì sappiamo tutti che basta e avanza Thomas De Gasperi). Il ragazzo è al centro della solita polemica che vede miracolati i figli di papà (suo padre è stato uno storico dirigente Rai), e già questo me lo rende potenzialmente discusso. Poi c’è la sua godibile logorrea in radio, in confronto a cui il più timido collega scompare. Matteo, insomma, è quello che sa vendere il gruppo, mentre Thomas pensa a scaldare le corde vocali. Non a caso, gli piacciono le interferenze multimediali che lo hanno visto tra le altre cose lanciarsi sul mercato dell’editoria adolescenziale. Se Spielberg ti odio si pone già di suo nel filone di Tre metri sopra il cielo, ci voleva l’ennesima rivelazione di Vanity Fair per scoprire l’amicizia tra il noto idolo dei Mocciosi e il membro più sveglio degli Zero Assoluto.

Lo ha raccontato Sarah Felberbaum, in un’intervista che ha preso spunto dalla sua ulcera ai tempi di Uno Mattina: per dirvi le genialate di quel giornale. L’erede di Elisa di Rivombrosa, a cui sono restate solo le briciole della tenuta e dell’auditel, ha dichiarato di aver avuto una storia con Matteo e che il suo peggiore incubo sarebbe quello di vederla riproposta in un suo libro, con la complicità dello stesso Federico Moccia. Leggi il seguito di questo post »